domenica 18 novembre 2012

Sonetto del buco del culo


Scuro e increspato come un garofano viola
respira, umilmente rannicchiato in mezzo al muschio
ancora umido d'amore che segue il dolce pendio
dalle bianche natiche al limite dell'orlo.

Filamenti simili a lacrime di latte
hanno pianto sotto il vento crudele che le respinge
attraverso piccoli coaguli di marna rossiccia
per andare dove il pendio le chiamava.

La mia bocca spesso si accoppia con la sua ventosa,
la mia anima, gelosa del coito materiale,
ne fece il fulvo nido di lacrime e singhiozzi.

È l'oliva in deliquio e il flauto carezzevole,
è il tubo in cui scende la celeste pralina,
Canaan femminile del dischiuso madore.

Paul Verlaine e Arthur Rimbaud
(poeti francesi, XIX secolo)

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