sabato 17 novembre 2012

Poesia di Walt Withman, un americano



[...] Mi contraddico?
Molto bene, allora mi contraddico,
sono largo, contengo moltitudini.

Mi concentro su chi mi è vicino, aspetto sulla soglia della porta.

Chi ha compiuto la sua giornata di lavoro? Chi ancora prima avrà finito la cena? Chi vuole camminare con me?

Parlerai prima che me ne vada? O quando sarà troppo tardi?

Il falco picchiettato mi vola accanto e mi accusa – si lamenta delle mie chiacchiere e del mio perdere tempo.

Neanch’io sono domato, neanche un po’ – anch’io sono intraducibile,
emetto il mio barbarico urlo sopra i tetti del mondo.

Si trattiene per me l’ultimo guizzo del giorno,
dopo le altre scaglia la mia sembianza, altrettanto fedele sugli ombrosi deserti,
alla bruma e al crepuscolo mi attrae.

Volo come l’aria, scuoto i miei riccioli bianchi al sole che fugge,
effondo il mio lampo in vortici, e lo sospingo in balze frastagliate.

Lascio in eredità me stesso alla terra, per ricrescere dall’erba che amo,
se ancora mi vuoi, cercami sotto la suola delle scarpe.

Capirai a stento chi sono e cosa voglio dire,
ma comunque ti porterò salute,
e filtrandolo darò sostanza al tuo sangue.

Se non riesci ad affermarmi subito, non ti scoraggiare,
se non mi trovi in un posto, cercami in un altro.
Io da qualche parte mi fermo
ad aspettare te.

Walt Withman
(poeta americano, 1819 - 1892)

2 commenti:

  1. Bellissima, puoi dirmi qual è il titolo per favore?

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    1. Si intitola proprio "Poesia di Walt Whitman, un americano". E' molto più lunga e apre la raccolta "Foglie d'erba" :)

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