mercoledì 21 novembre 2012

Walking through Spoon River




Sarah Brown
Non piangere, Maurice, io non sono
Qui, sotto questo pino. La balsamica
Aria di primavera fruscia
Fra l’erba profumata, brillano le stelle,
Il succiacapre canta, solo tu
Sei triste, mentre giace la mia anima
Rapita nel Nirvana benedetto
Dell’eterno splendore!
Vai da quel cuore d’oro che è il mio sposo,
Che si rode su quello che lui chiama
Il nostro amore colpevole –
E digli che l’amore mio per te,
Non meno dell’amore mio per lui,
Esaurì il mio destino – digli che
Attraverso la carne io raggiunsi
Lo spirito, e attraverso lo spirito la pace.
Non c’è matrimonio in cielo, ma c’è amore.


Knowlt Hoheimer
Io fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.
Quando sentii la pallottola entrarmi nel cuore
desiderai di essere rimasto a casa e finito in prigione
per il furto dei porci di Curl Trenary,
invece di fuggire e di arruolarmi.
Mille volte meglio la galera della contea
che giacere sotto questa figura di marmo con le ali,
e questo piedistallo di granito
che ha incise le parole, "Pro Patria".
Tanto, che vogliono dire?


Dorcas Gustine
Non ero amata dagli abitanti del villaggio,
e tutto perchè parlavo chiaro,
e affrontavo quelli che mi offendevano
con palese rimostranza, non nascondendo né nutrendo
segreti dolori e risentimenti.
Quell’atto del ragazzo spartano è molto elogiato,
che nascose il lupo sotto il suo mantello,
lasciandosi divorare, senza una protesta.
Più coraggioso, io credo, è strapparsi il lupo di dosso
e combatterlo apertamente, anche per la strada,
tra polvere e urla di dolore.
E la lingua può essere un membro senza disciplina -
ma il silenzio avvelena l’anima.
Condannatemi se volete – io sono soddisfatta


Alexander Throckmorton
Da giovane le mie ali erano forti e instancabili
ma non conoscevo le montagne.
Da vecchio conoscevo le montagne,
ma le mie ali stanche non potevano seguire la visione –
Il genio è saggezza e gioventù.


Minerva Jones
Io sono Minerva, la poetessa del villaggio,
fischiata, schernita dagli screanzati della strada
per il mio corpo pesante, l’occhio storto e il passo rotolante,
e ancora peggio quando “Butch” Weldy
mi prese dopo una caccia brutale.
Mi lasciò al mio destino con il Dottor Meyers;
e io affondai nella morte, intirizzita dai piedi in su,
come chi scenda sempre più profondo in un torrente, ghiacciato.
C’è qualcuno che vuole andare al giornale del paese,
e raccogliere in un libro i versi che scrissi? –
Avevo tanta sete d’amore!
Tanta fame di vita!


Pauline Barret
Quasi la larva di una donna dopo il coltello del chirurgo!
E quasi un anno per strisciare incontro alla forza
fino a che l'alba del nostro decimo anniversario
mi trovò tornata all'antica sembianza.
Passeggiammo insieme nella foresta,
per un sentiero di muschio silente e d'erba.
Ma non potevo guardarti negli occhi,
e tu non potevi guardare nei miei,
così grande era il nostro dolore –
il primo grigio nei tuoi capelli,
e io solo una larva di me stessa.
Di che cosa parlammo? - cielo e acqua
qualunque cosa, pur di nascondere i nostri pensieri.
E poi il tuo dono di rose di selva,
poste sul tavolo per dar grazia alla cena.
Povero caro, con quanto coraggio lottasti
per immaginare e vivere un rapimento nella memoria!
Poi il mio spirito si depresse con l'avanzar della notte,
e tu mi lasciasti sola per un po' nella mia stanza,
come facevi quando ero sposa, povero caro.
E io guardai nello specchio e qualcosa disse:
"Si dovrebbe esser morti del tutto quando si è morti a metà –
mai burlare la vita, mai truffare l'amore."
E io lo feci guardando nello specchio –
Caro, hai mai capito?


Aner Clute
Tante di quelle volte mi chiedevano,
mentre mi pagavano birra o vino,
prima a Peoria, e poi a Chicago,
Denver, San Francisco, New York, dovunque vissi,
perché mai facessi la vita,
e come avessi cominciato.
Beh, gli dicevo, per un abito di seta,
e la promessa di sposarmi di un riccone –
(era Lucius Atherton).
Ma non era affatto così.
Immaginate che un ragazzo rubi una mela
da un cesto del droghiere,
e comincino tutti a chiamarlo ladro,
il redattore, il prete, il giudice, e tutti gli altri –
“un ladro”, “un ladro”, “un ladro”, ovunque vada.
E non gli danno lavoro, né può mangiare pane
senza rubarlo; ebbene quel ragazzo ruberà.
È come la gente vede il furto della mela
che fa il ragazzo ladro.


George Gray
Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non ritrae la mia destinazione
ma la mia vita.
Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del desiderio vago -
è una barca che anela il mare eppur lo teme.


Francis Turner
Non potevo correre o giocare
da ragazzo.
Da uomo potevo solo sorseggiare dalla coppa,
non bere -
perchè la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato.
Ora giaccio qui
confortato da un segreto che nessuno tranne Mary conosce:
c'è un giardino di acacie,
di catalpe, e di pergole dolci di viti -
là quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary -
baciandola con l'anima sulle labbra
d’un tratto questa mi fuggì.


Lyman King
Forse pensi, viandante, che il Destino
sia un abisso fuori di te stesso
che puoi schivare usando
previdenza e saggezza.
Così puoi credere osservando la vita degli altri
come chi, alla maniera di Dio, si piega su un formicaio
pensando di sapere come evitare le sue difficoltà.
Ma entra nella vita:
e vedrai che il Destino col tempo
ti si avvicina nella forma della tua stessa immagine allo specchio:
o mentre siedi al focolare, solo,
d'improvviso la sedia accanto a te avrà un ospite,
e tu conoscerai quest'ospite,
e leggerai l’autentico messaggio nei suoi occhi.


Columbus Cheney
Questo salice piangente!
Perchè non ne piantate qualcuno
per i milioni di bambini non ancora nati,
così come per noi?
Non sono forse inesistenti, o cellule addormentate
senza cervello?
O giungono alla terra, squarciando
col loro nascere la memoria di un'esistenza precedente?
Rispondete! Il campo dell'intuizione inesplorata è vostro.
Ma comunque perchè non piantare salici per loro,
così come per noi?


William Goode
A tutto il villaggio pareva, senza dubbio
ch'io andassi qua e là, senza scopo.
Ma qui presso il fiume potete vedere al crepuscolo
i pipistrelli dalle morbide ali volare a zig-zag qua e là -
devono volare così per afferrare il cibo.
E se avete mai perduto la strada, di notte,
nel bosco profondo vicino al Guado di Miller,
e imboccato una strada e poi l'altra,
ovunque la luce della Via Lattea scintillasse,
tentando di trovare il sentiero,
dovreste capire ch'io cercavo la strada
con lo zelo più serio, e che tutto il mio errare
fu un errare nella ricerca.


Mrs. Sibley
Il segreto delle stelle: la gravitazione.
Il segreto della terra: strati di roccia.
Il segreto del suolo: ricevere il seme.
Il segreto del seme: il germe.
Il segreto dell'uomo: la semenza.
Il segreto della donna: il suolo.
Il mio segreto: sotto un tumulo che non scoprirete mai.


Seth Compton
Quando fui morto, la biblioteca circolante
che avevo costruito per Spoon River,
e diressi per il bene di menti indagatrici,
fu venduta all'asta sulla pubblica piazza,
come per distruggere l'ultima vestigia
della mia memoria e della mia influenza.
Poiché quelli di voi che non vedevano la virtù
di conoscere le Rovine di Volney come l'Analogia di Butler
e Faust come pure Evangelina, erano i veri potenti nel villaggio,
e spesso mi chiedevano:
"A che serve conoscere il male nel mondo?"
Mi sono tolto di mezzo, ora, Spoon River,
scegli il tuo bene e chiamalo tale.
Perché non riuscii mai a farti capire
che nessuno sa che cosa è il bene
se non sa che cosa è il male;
e nessuno sa che cosa è vero
se non sa cosa è falso.


Scholfield Hurley
Dio! non chiedermi di elencare le tue meraviglie.
Ammetto le stelle e i soli
e i mondi innumerevoli.
Ma io ho misurato le loro distanze,
e li ho pesati e ho scoperto le loro sostanze.
Ho inventato ali per l'aria,
e chiglie per l'acqua,
e cavalli di ferro per la terra.
Ho esteso la visione che mi hai dato, un milione di volte,
e l'udito che mi hai dato, un milione di volte,
ho valicato lo spazio con la parola,
e preso dall'aria il fuoco per avere la luce.
Ho costruito grandi città e perforato colline,
lanciato ponti su acque maestose.
Ho scritto l'Iliade e Amleto;
e ho esplorato i tuoi misteri,
e ti ho cercato senza posa,
e ti ho ritrovato dopo averti perso
in ore di stanchezza –
E io ti chiedo:
ti piacerebbe creare un sole
e l'indomani avere i vermi
brulicarti fra le dita?


Faith Matheny
Da principio non saprete che cosa significano,
e potrete non saperlo mai,
e forse non potremo mai dirvelo:
questi improvvisi bagliori nell'anima,
come lampi lucenti su nevose nubi
a mezzanotte quando la luna è piena.
Vengono in solitudine, o forse
siete seduti col vostro amico, e d'improvviso
un silenzio cade sulle parole, e i suoi occhi
senza un guizzo s'irradiano a guardarvi:
voi due avete visto il segreto insieme,
lui lo vede in voi, e voi in lui.
E là sedete, palpitanti, per timore che il Mistero
s'innalzi di fronte e vi colpisca a morte
con uno splendore come quello del sole.
Siate coraggiose, anime che avete simili visioni!
Mentre il vostro corpo è vivo come il mio è morto,
voi avete colto un piccolo alito dell'etere
riservato a Dio stesso.


Edgard Lee Masters
(poeta statunitense, 1868 - 1950)

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