domenica 18 novembre 2012

Vivere vuol dire tagliare

Vivere vuol dire tagliare e infallibilmente sbagliare e poi rattoppare - e nulla tiene (e nulla ti appartiene, e non si tiene più a nulla...).
Ogni volta che cerco di vivere mi sento una misera sartina che non confezionerà mai niente di bello, che riesce soltanto a far guasti e ferirsi, e che lasciando all'improvviso tutto - forbici, pezze, rocchetto - si mette a cantare. 

Davanti a una finestra dietro la quale piove in eterno.

Marina Cvetaeva
(poetessa russa, 1892 - 1941)

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