domenica 18 novembre 2012

Brutte abitudini

Diceva che l'amore assomiglia al gioco
E che lei perde sempre
Diceva che era una brutta abitudine
Che non si azzardava a curare.

Diceva di temere la luce
Nonostante avesse sacrificato molte notti
Si accontentava della sua solitudine
Non curava le amicizie
Ma cadeva dalla sua nube
Ogni volta che la pioggia la conduceva a terra.

Diceva che la sua gioventù era invano
Di essere dolce suo malgrado
Ma poi si mostrava crudele
Perché la tenerezza è come l'amore
Una brutta abitudine
Ed anche quel silenzio
Di cui non potrà mai fare a meno.

Diceva di essere una donna lassa
Inadatta al sonno
Ma dormiva per diventare un embrione
E sprofondare negli abissi,
Una donna esaurita
Svuotata ogni giorno dai suoi vizi
Ma che non voleva guarire.

Diceva di essere una perdente di natura
Perdente per meritare la vittoria
Diceva infine che la vita è una brutta abitudine
Dalla quale forse non guarirà
Con un po' di determinazione
E molto oblio.

Joumana Haddad

(poetessa libanese, 1970)

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