giovedì 23 maggio 2013

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Mi dicono, crollando la testa:
“Sii più buono…
sei tanto cattivo!”
Ero buono.
Ma non è durato a lungo.
La vita mi ha colpito
Percuotendomi sui denti.
Vivevo come un cucciolo stupido.
Mi colpivano
e di nuovo tendevo la guancia.
Per farmi più cattivo,
d’un colpo,
da solo,
ho spezzato la corda della bonarietà.
Vi racconterò adesso
qualcosa sulla cattiveria.
Quando prima dell’adunata mi sussurrano:
“Lasci perdere!
È ancora giovane, scriva piuttosto,
e intanto non s’affretti a lanciarsi
nella zuffa…”
Ma non cedo per niente:
esser cattivo nei confronti della menzogna,
questa è bontà!
Sono comunista per natura.
Il comunismo mi ordina
d’esser sempre più cattivo
contro chi si pone sulla sua via.
Non do retta ai consigli.
Non ho più la timidezza di un tempo
e
la vita è interessante, quando sei cattivo.

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko
(poeta russo, 1933)

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