Sii prima d'ogni addio, come fosse già dietro
di te, come l'inverno, che già ora finisce.
Ma tra gli inverni c'è un inverno tanto infinito,
che a svernarlo il tuo cuore a tutto sopravvive.
Sii sempre morto in Euridice -, innalzati cantando,
e, celebrando, innalzati di nuovo al rapporto puro.
Qui, tra color che passano, sii, nel regno del declino,
un cristallo che suona, e che nel suono già s'infranse.
Sii - e sappi anche la condizione del Non Essere,
interminato fondamento della tua interna oscillazione,
che tu questa volta almeno la porti a vero compimento.
Alle già adusate, e opache e mute risorse
della colma natura, alle somme indicibili
annovera te pure giubilando e azzera il conto.
Rainer Maria Rilke
(poeta austriaco, 1875 - 1926)
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